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La Troménie, grand moment de l’expression de la foi bretonne, s’enracine et continue à prospérer sur cette terre sacrée de l’âme celte.

Il percorso di Troménie è segnato da 12 stazioni segnato con 12 croci di granito e 42 piccole capanne dove una delle nostre vecchie statue di un santo, scolpite in legno o in pietra, viene a rifugiarsi in ciascuna di esse. Hanno lasciato la loro chiesa o cappella per venire a salutare i pellegrini e le reliquie di San Ronan.

Il percorso di Troménie si sviluppa su poco più di 12 chilometri attraverso la pianura di Porzay e la montagna del Priorato. Il suo circuito è sacro e è aperto solo ogni sei anni. I giorni prima, dove deve passare la processione, si falcia il grano, si taglia il mais, si ripuliscono i sentieri incassati dai rovi, si gettano ponti improvvisati sui ruscelli... Tutto viene fatto per permettere alla folla di pellegrini di percorrere il cammino sacro.

Il corso rimarrà aperto per una settimana. Durante tutto questo periodo, giorno e notte, donne e uomini di tutte le età saranno su questi sentieri dove i paesaggi sono così ricchi e vari. Da soli o in gruppo, cammineranno, alcuni alla ricerca delle loro radici, altri, come i duchi di Bretagna, chiederanno la gioia del parto, o troveranno la redenzione nello sforzo. E altri ancora lo faranno con uno spirito più sportivo, o semplicemente godendosi un momento fuori dal tempo e dal ritmo che la vita di solito ci impone...

La Troménie è una processione di silenzio dove ognuno viene con quello che ha dentro. Per capirlo, bisogna saper ascoltare il suono dei passi...

Questo periodo della Troménie è molto importante nella vita degli abitanti: rafforza i legami, quelli che hanno dovuto partire ne approfittano per tornare al paese. Come un faro, illumina la nostra vita e segna un nuovo passo nella nostra esistenza: ogni sei anni, guardiamo indietro al cammino che abbiamo percorso, ci vediamo bambini, crescere, diventare adulti, invecchiare...